Passa ai contenuti principali

Funziona!!

Devo ammettere che all'inizio qualche dubbio ce lo avevo, mi chiedevo ma che differenza c'è a cominciare un'attività con un tappeto su cui organizzi il materiale piuttosto che prepararlo sul suo tavolino (ecco ora sarebbe bellissimo se trovassi il link dove ho letto la presentazione dei materiali fatta in questo modo ma ovviamente non lo trovo >.< ), eppure mi è bastato farlo una volta che la seconda me lo ha chiesto lui. La cosa eccezionale è che ho ottenuto un'attenzione che non mi aspettavo e per un tempo lunghissimo.
Tempo fa ho realizzato una coperta "raccontastorie" (in pratica un tappeto di feltro su cui mentre racconto creo il disegno usando personaggi ritagliati col feltro, le marionette a dita dell'ikea o altro), così ho pensato di utilizzare il piccolo tappeto azzurro per proporre la campana delle stagioni e quando è arrivato il momento di riprenderla Matteo mi ha subito chiesto "dov'è quella coperta?". Abbiamo preparato insieme tutto quello che ci serviva ed abbiamo cominciato la nostra attività. È stato fantastico! Si è seduto a terra incrociando le gambe e si è lasciato guidare tranquillamente proseguendo in totale autonomia, è stato molto responsabile nel maneggiare la campana di vetro con attenzione e le foglie con delicatezza. Ovviamente avevamo preso qualche foglia in più da stropicciare, strappare e manipolare a piacimento, conservando invece con cura quelle da osservare. Questo è successo quando gli ho proposto io l'attività ma qualche giorno dopo è stato lui a chiedermi "facciamo l'erbario? metti la copetta (=coperta)?!"
Insomma...Funziona!!
Questo è solo l'inizio, vedremo dove ci porterà, pronti a seguire gli interessi dei nostri cuccioli.



Commenti

  1. sei una mamma spettacolare e non aggiungo altro!!!!

    RispondiElimina
  2. :-) a me pare di averlo letto nel libro "I bambini hanno bisogno di fiducia" (metodo Montessori) e mi pare che anche supermamma abbia scritto un post sul fatto di far giocare i bimbi su un tappeto per delimitare lo spazio di gioco.

    RispondiElimina
  3. Grazie Soli ma non mi sono inventata niente, spero solo di far bene a cucciolo.
    @Pollon: ho letto anch'io molte cose sull'argomento ma metterlo in pratica con fiducia e vedere che funziona è emozionante!! Cercherò il post di cui parli, sono curiosa :)

    RispondiElimina
  4. mi piace molto il tuo approccio..bella idea...ma sei riuscita a posizionare tutto prima che provasse ad incasinare tutto...io temo per l'irruenza dei twins (tipo la foglia è mia l'ho vista prima io ;))...grazie x il consiglio allergia..apprezzo molto esempi dei grandicelli...

    RispondiElimina
  5. hai ragione, scoprire che funziona è emozionante :-)

    RispondiElimina
  6. Non so spiegarlo con appropriata razionalità,
    ma ogni volta che ti leggo, mi sento così appagata, compresa, partecipe, estasiata!

    Grazie per la condivisione,
    è meraviglioso ciò che fai perchè ti/vi rappresenta..
    che armonia e coerenza!

    RispondiElimina
  7. è meraviglioso vedere tanto interesse da parte dei bimbi, ci sprona a continuare in quella direzione! baci

    RispondiElimina
  8. @Twins: abbiamo posizionato tutto insieme, lui ha messo la coperta io ho preso la campana e gli ho passato le foglie una alla volta. Ne ha stropicciate diverse, m'a qualcuna è salva e tra poco le useremo per un'altra attività ;) x l'allergia mi racconando, stai tranquilla se no diventa più pesante di quello che è. Se hai bisogno chiedi :)
    @mamma_volipindarici: grazie di cuore ^__^ indipendentemente che si approvino o meno certe scelte essere capiti è importantissimo e fa bene al cuore.
    @mammasorriso: è vero! L'unica cosa che mi preoccupa è cercare di non confondere i suoi interessi con le mie aspirazioni/aspettative. Ci vuole proprio tanta attenzione :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che ti spinge a

Come ricavare un set da bagno da un accappatoio

Non so voi ma io non ho mai sopportato gli accappatoi, ho sempre preferito il telo da bagno, magari non di spugna ma di cotone a nido d'ape, mi sembra più comodo e si asciuga più velocemente. Per questa mia antipatia verso gli accappatoi avevo chiesto a mia madre di non regalarmene per il matrimonio, tanto non li avrei usati, ma ne ho acquistati due economici del tessuto che preferivo (a nido d'ape...ma qualcuno sa se c'è un nome preciso per questo tessuto?), tanto per averne, magari per la piscina. In piscina però non ci siamo mai andati e nel frattempo abbiamo scoperto la praticità della microfibra, i nostri accappatoi quindi erano solo un ingombro inutile. Peccato per il tessuto, nuovo e di buona qualità. Non potevo mica buttarli! Ho pensato di riutilizzare il tessuto creando un set da bagno personalizzato per Matteo.    Ecco come: Per prima cosa ho separato tutte le parti da cui è composto l'accappatoio (cinta, tasche, cappuccio, maniche, lembi anteriori e pannello