Passa ai contenuti principali

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web)
Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata.
L'espressione dove arrivo metto pizzuco indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso.
Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi vedo sempre cose che vorrei migliorare o cambiare, qualche volta mi sembra di tornare in dietro altre di fare grandi passi avanti ma in generale cerco di fare sempre del mio meglio, di superare i miei limiti soprattutto mentali ma cercando di sopravvivere alla stanchezza, imparando ad accettare che non c'ho il fisico ma che con un pò di esercizio metterò su i muscoli giusti.
Intanto metto pizzuco così mi ricordo dove sono arrivata e ricomincio da li ^_-
Ultimamente per darmi la carica e riposare il cervello dipingo, mi sono data al country painting. Che dite vi piace Barbapapà in versione country? E' il mio regalo per l'anniversario (è passato un pò di tempo ma sono riuscita a postarlo). Cinque splendidi anni di matrimonio!

Commenti

  1. Anche il mio nonno ce l'aveva, e lo chiamava "ficc". Un abbraccio e buon pomeriggio.

    RispondiElimina
  2. "ficc" non l'avevo mai sentito, grazie! Rende bene l'idea!

    RispondiElimina
  3. Da me, in provincia di bergamo, si chiama "pigess", e anche io come te mi divertivo a seguire mio padre nell'orto e a giocare con questo attrezzo.La metafora che hai osato, tra l'altro, è meravigliosa!
    Buon anniversario!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che t...

Buon Natale!

Buon Natale! Noi siamo dai nonni e ci alziamo supercoccolati da nonno Franco che ci prepara la colazione ogni mattina e nonna Etta che nonostante gli acciacchi non ci fa mancare un dolce fresco ogni giorno. Stiamo per scartare i regali e tuffarci nel gioco, ma dobbiamo far presto perchè ci aspettano nonna Pata e nonno Elo per il pranzo. Andremo a trovare gli zii e giocheremo all'aria aperta, sperando in un pò di neve. Sta sera spero che i bimbi crollino presto perchè domani abbiamo ancora tanto da fare ed io vorrei qualche minuto da sola con papino, magari con una tazza di cioccolata calda che ci abbraccia col suo profumo. Spero che il vostro Natale sia esattamente come lo sognavate e magari con qualche bella sorpresa! Auguri!