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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Il calendario d'Avvento 2012 lo fa Matteo

A casa mia non c'è mai stata l'abitudine di fare il calendario dell'Avvento ma in questi anni ho cercato di acquisire questa tradizione, per vivere insieme ai più piccoli di casa un cammino di scoperta ed avvicinamento al Natale. Il primo calendario di Matteo è stato all'insegna dell'ascolto, quest'anno sarà all'insegna del fare. Che voglia di fare, manipolare, tagliare incollare che ha questo bimbo in questo periodo, non farebbe altro tutto il giorno! Così abbiamo lavorato insieme a questo conto alla rovescia un pò speciale, sia perchè ci avvicina al Natale sia perchè ci fa passare un pò di tempo "da grandi" insieme. I materiali: - un pezzo di tovaglia di carta verde avanzata dal compleanno di Jacopo - un foglio di carta (riciclata) per la stampante - delle etichette adesive colorate di più di 10 anni fa (lo sapevo che mi sarebbero tornate utili ;P  ) - pennarelli  - colla - forbici - un bimbo ed una mamma\papà che hanno vog

Natale a tutto home made

Quest'anno ho deciso che i regali di Natale saranno tutti fatti a mano da me, quindi amici e parenti che vi piaccia o no riceverete il frutto del mio impegno, la mia attenzione, le mie ore di sonno perse, tutti gli anni che ho passato a tagliare, incollare, dipingere e cucire ma soprattutto tutto il mio amore. Ma home made saranno anche le nuove decorazioni per la casa, che si andranno ad aggiungere o sostituire quelle acquistate negli anni e che vi mostrerò prossimamente. L'iniziativa di EquAzioni cade, come si dice a Roma, a cecio ma sorge un problema: se posto i regali che ho preparato svelo la sorpresa. Allora come si fa? Vi mostro il work in progress. Da un pò di tempo mi sono data al country painting grazie alla mia amica e maestra Sonia , è bravissima, sa fare tutto e lo fa veramente bene; quando entro nel suo negozio rimango incantata e non faccio altro che guardarmi intorno come una bimba nel castello della bella addormentata (come mi manca Disneyland!). Cav

Lettura delle immagini e memory assistito

fronte Una delle prime esperienze di lettura per i bambini è la lettura delle immagini. Ci sono infiniti motivi per leggere ed accompagnare i bambini alla scoperta della lettura, una buona carrellata ci è offerta dal blog EquAzioni con la sua iniziativa " Leggere per... ", ma se volete approfondire l'argomento vi rimando al sito Nati per leggere , dove troverete anche molti consigli di lettura dalla primissima infanzia. Ho chiamato questo gioco Memory assistito anche se non ha le caratteristiche classiche del memory, come vedete non c'è una coppia di immagini uguali da scoprire ma sono tutte immagini diverse di animali, specialmente cuccioli con la mamma. Jacopo compirà un anno domani ed è ancora nella fase cucciolina (come la chiamo io), vive cioè la diade mamma-bambino in maniera molto stretta, sebbene compia ogni giorno passi sempre più veloci di autonomia. Queste immagini le ho trovate adatte soprattutto perchè sono abbastanza grandi e chiare e mi danno un&

Le mani che vedono ed il senso stereognostico

 Il senso del tatto è molto importante e spesso viene dato per scontato che il semplice toccare le cose che ci circondano sia sufficiente a svilupparlo ma non è così. La manipolazione di materiali e forme diversi è fondamentale per il bambino come per l'adulto, ma il senso stereognostico, cioè la capacità che consente di riconoscere forma e consistenza di un oggetto attraverso il tatto ( glossario medico ) e di creare delle immagini mentali può essere affinata. Avete mai provato a riconoscere le persone da bendati, toccandone il viso? E' un gioco che ai miei lupetti piaceva molto e spesso si sfidavano nei momenti di pausa. Per dei bambini piccoli possiamo costruire una mistery box, invitandoli a riconoscere piccoli oggetti semplici come cubi, sfere e piramidi. Come primo esperimento si possono usare anche le figure logiche che si trovano a poco prezzo anche al supermercato. Con i bimbi molto piccoli è sempre meglio mostrare prima gli oggetti che andrete a nascondere ma mi

Zuppa di cipolle

Adoro la zuppa di cipolle! Mia madre non l'ha mai cucinata, ma da quando Barbapapà l'ha assaggiata qualche anno fa ho provato ad accontentarlo e me ne sono innamorata anch'io. Troverete molte versioni in giro, questa è la mia: - un pò di dado vegetale fatto in casa* - due cipolle dorate fatte a pezzetti - acqua q.b. per coprire le cipolle - olio e sale - un cucchiaio di farina di grano sareceno Faccio soffriggere un pò il dado (che io uso anche come base del soffritto visto che lo faccio non troppo concentrato) aggiungo le cipolle e le faccio rosolare un pò. Copro tutto con l'acqua e lascio cuocere per una mezz'ora tre quarti. A fine cottura faccio addensare un pò con la farina di grano saraceno e frullo tutto. Ottima col pane raffermo sul fondo e qualche crostino. *Il dado lo faccio con una zucchina, carote, sedano e cipolla tagliato a dadini e coperto di sale. aggiungo un filo d'acqua per non farlo attaccare alla pentola e lascio andare per venti m

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v