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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

Il vestito da rebus per tutta la famiglia

Come ogni mattina a colazione ci ritroviamo tutti a tavola e io me ne esco con qualche idea geniale da dire a papino che si è appena svegliato e c'ha il cervello di un bradipo, mentre io, che sono sveglia da più di un'ora pretendo anche che mi risponda e si ricordi della conversazione :D Questa mattina sono stata clemente e, mentre cucciolo a suon di morsi sagomava biscotti e fette biscottate con cui giocare, ho detto solo che mi sarebbe piaciuto fare un vestito di carnevale per tutti e tre, ad esempio da "Mago di Oz" (pensavo ad un vestito da leone, uno da Doroty ed uno da uomo di latta). Luigi mi ha sorriso tutto contento dicendo "posso fare "di!". Non l'avesse mai detto! Si è svegliato il neurone della creatività ed è nata l'idea del vestito da rebus. Matteo avrebbe fatto il mago, Luigi  avrebbe indossato una maglietta bianca con il "di" ed io una con la scritta "io" sbarrata (ovviamente avrei dovuto assumere un attegg

Eco-Coriandoli

Che bello il carnevale!! L'ho sempre adorato, soprattutto perchè il vestito lo facevamo la mia mamma ed io e non c'erano limiti, potevamo fare qualsiasi cosa, non era importante il risultato, la mia soddisfazione è sempre stata quella di poter dire "questo l'ho fatto io!" Mi ricordo una volta, alle elementari, in cui volevo assolutamente vestirmi da Dartagnan, era il mio cartone animato preferito del periodo, così mamma prese una federa banca e con un paio di colpi di forbice ed un pennarello rosso la federa divenne una stupenda casacca da moschettiere. C'era solo un problema, il mio eroe aveva un ciuffo sulla fronte che era impossibile da rifare, neanche usando una superpotentissima lacca degli anni ottanta. Ma perchè perdersi d'animo, con un elastico ho fatto un ciutto sulla fronte raccogliendo i capelli della frangia che, essendo corti, restavano all'insù nella posizione desidearata ed io raggiante andai a scuola con la mia federa, la spada di plast

A cena fuori…ossia…alla ricerca di un ristorante “adatto”.

Rispetto a quando ci siamo conosciuti, mangiare fuori casa con la mia adorata mogliettina non è più cosa facile. Agli inizi ogni posto era buono: pizza, cinese, messicano, kebab, McDonald (e si, anche quello!), bastava decidere e mangiare. Poi, man mano che si prendeva coscienza del mondo circostante e della pancia di papino che strabordava, alcune di queste soluzioni cominciarono a non essere più considerate (indovinate la prima???). Il colpo di grazia alla libertà di fermarsi “nel primo posto che capita” e mangiare è arrivò con l’allergia al latte di Barbamamma; pian piano le nostre abitudini sono cambiate, andiamo tranquillamente a cena fuori quando capita, ma scegliere il ristorante, o più semplicemente, scegliere nel menù è spesso difficile. Non avevo idea, e penso mai l’avrei avuta, di quanto formaggio ci sia sulle nostre tavole e nelle nostre ricette, e sebbene io non sia allergico, vi assicuro che mangiare una cosa buona senza poterla condividere con l’altro non dà la stess

Facciamo l'allegria!

Qualche giorno fa ho dato per la prima volta a Matteo la colla, avete presente quella viola che diventa trasparente quando si secca? Ecco, proprio quella! Per prima cosa ho preparato tanti pezzetti di carta velina colorata in un contenitore ampio, un bel foglio grande bianco e lo stic di colla (perfetto perchè puoi regolare mano mano quanta colla fargli usare). Quando ha visto tutto il materiale pronto si è fatto una gran risata ed ha detto "facciamo l'allegria!!!" Che felicità! si è divertito tantissimo...ed io con lui :)))))))

Tagliarsi i capelli da sole

Fino all'estate scorsa, a parte la parentesi del matrimonio, non mi facevo tagliare i capelli dal parrucchiere da almeno dieci anni. Il taglio era più o meno sempre lo stesso, abbastanza lungo e scalato. Qualche volta erano più corti e molto scalati, altre un pò più lunghi con la frangia, fatto sta che li ho sempre tagliati da sola. Ho cominciato sistemando le doppie punte e piano piano ho preso confidenza con pettine e forbici e la cura dei miei capelli è stato mio esclusivo appannaggio, con grande soddisfazione del portafoglio, della gestione del tempo (non ho mai sopportato aspettare dal parrucchiere) ed estetica (non sarò sta gran parrucchiera ma almeno me li faccio come dico io). Sia chiaro, riesco a tagliarli solo a me stessa e non faccio niente di complicato, ma riesco a tenerli in ordine. Visto che ultimamente ho parlato spesso di decrescita e di fai-da-te, vi spiego come faccio a tagliarmi i capelli da sola e con questo post inauguro la serie "Manuale pratico di decr

Casa baby friendly - il bagno

Sempre alla ricerca di soluzioni per accompagnare cucciolo nella crescita e nella sua acquisizione di autonomia, ecco il bagno baby friendly in stile montessoriano (che ci piace assai :p ). Il bagno è quello che è, non ci fate troppo caso, siamo in affitto. Spero di trovare presto una soluzione per i tubi della lavatrice, intanto cucciolo li ignora e questo è un bene. Per il porta asciugamano ho usato un buco nelle mattonelle (i vecchi inquilini avevano fatto buchi ovunque e quando posso cerco di usarli invece di farne altri) ed un tulipano di legno che Luigi mi aveva portato da un viaggio in Olanda. Finalmente gli ho trovato un posto, saranno almeno sei anni che gira per casa. Povero amore che ha pensato di regalarmelo perchè non mi piace condannare i fiori a morte sicura (ho il pollice verde petrolio). L'idea mi è venuta da diversi blog che seguo, ma il mio cervello ultimamente rifiuta di funzionare a dovere e proprio non riesco a ricordare dove l'ho visto. Sicuramente da G

Sushi Valentine

Va be lo ammetto, anch'io ho preparato qualcosa di speciale per papino ieri sera. Visto che amiamo il sushi ma che non riusciamo ad andare a mangiarlo quando vogliamo ho pensato di cimentarmi io stessa nella preparazione. L'idea mi è venuta quando ho letto il post di " Non tollero il lattosio " un pò di tempo fa. Andate a sbirciare la ricetta perchè è semplice e chiara, l'unica variante per me è stata lascelta del riso, ho usato un normale riso per risotti perchè non ho trovato altro.  E questo è il risultato. Anche se non si vede il pesce è tagliato a forma di cuore ed anche alcuni maki hanno la tipica forma a cuore.  Non ho usato pesce crudo ma per sicurezza solo tonno e salmone affumicato. Per Matteo invece ho finito la nuova bambola waldorf che posterò un'altra volta (questa volta è venuta meglio). E voi cosa avete fatto di bello?

Porta la sporta - fai da te

Ormai lo sappiamo tutti, i sacchetti di plastica sono banditi e tutti i supermercati si sono affrettati a riempirci di sacchetti con il loro logo. Che fatica far capire ai clienti che era meglio comprare il loro sacchetto riutilizzabile piuttosto che un altro e quanta pubblicità gratuita da oggi in poi. per carità, ben venga se questo aiuta ad inquinare meno, ma con tutte le cose che possiamo riutilizzare in casa credo che prima di comprare decine di sacchetti (ops! l'ho dimenticato, va be lo compro che me poi lo riuso) potremmo trovare una soluzione per farci da soli un sacchetto riutilizzabile e poco ingombrante (fino ad ora ho trovato comodo solo quello in rete del NaturaSi). Ecco la mia idea: prendete una vecchia canotta piegatela facendo combaciare le cuciture laterali cucite al rovescio rigirate ed impunturate piegatela a triangolo come una normale busta di plastica. Non è troppo ingombrante e sta comodamente in borsa. Ho aggiunto un vecchio calzino

Grazie mamma per la fronte alta

Questo titolo mi gira per la testa dal primo anno di università ed è il punto a cui sono arrivata dopo una lunga riflessione, che dura fino ad oggi ma che credo continuerà. Da sempre mi trovo circondata da etichette, da stereotipi in cui vengo (ma credo di poter dire veniamo) identificata da persone che hanno bisogno di collocarti in un contesto, inscriverti entro dei limiti percettibili per riuscire a comprenderti, spiegarti, accettarti. Per anni sono stata quella che era sempre col sorriso e che non poteva permettersi di avere i muscoli facciali stanchi, ma sono riuscita a far capire a chi mi sta intorno che a volte ho bisogno di distendere il viso, non per questo sarò meno felice, a volte ho bisogno di piangere, perchè le mie emozioni sono così forti che non riesco a contenerle tutte ed a volte semplicemente non mi va o c'è poco da ridere. Poi sono stata quella strana, quella fuori dal tempo perchè le mode, di qualunque tipo, non mi hanno mai convinta fino in fondo. Non che n

Un po di coccole....

Dedicato a Barbacucciolo che ormai non sta zitto nemmeno nel sonno… Il Giocoliere Bambini, bambini venite un po' a vedere, c'é un uomo che, con le parole ci sa fare il giocoliere. Bambini, bambini statelo a sentire perché in quello che dice ci sono mondi da scoprire. Anch'io, quando avevo gli anni ad una cifra sola, un giorno l'ho incontrato tra i banchi della scuola, mi disse: "il tempo ha sempre fretta, porta via le ore, tu crescerai ma non scordare quel che, oggi, hai dentro al cuore. Perché ogni ragazzino ha un mondo fatto di sogni e fantasia che, poi, quando diventa grande troppo spesso, per paura, butta via." Allora, bambini restate ad ascoltare il giocoliere che saprà insegnarvi ad imparare e chi ne avrà la voglia potrà salire in sella per cavalcare i versi delle "filastrocche in cielo e in terra". Poi, forse vi racconterà la storia di quel tale che regalava favole, ogni giorno per le strade però, per sbadataggine o mancanza di memoria ne

Tisana fai da te

Tra i regali fai da te preparati per Natale c'è anche questa buonissima tisana fatta in casa, un'idea utile anche per S. Valentino, per una coccola calda e dolce. Gli ingredienti che ho usato sono rosa canina, malva, echinacea ed un pizzico di cannella (meglio se in stecca), ma voi potete usare quelli che preferite, in questo periodo ad esempio io sono in fissa con mele, arance e cannella (c'ho fatto anche la marmellata...yumm!!) Per fare le bustine ho usato foglietti di garza sterile (due per ogni sacchettino), del filo per legare e dei foglietti per scrivere il mio messaggio di auguri. per la scatolina potete anche riciclarne una che avete già e magari decorarla a tema, ad esempio applicando una foto che vi piace tanto di voi due insieme, mentre i foglietti da attaccare ai sacchetti potete farli a forma di cuore.

La bambola riciclosa (magari sembrasse waldorf)

Quante volte ho fantasticato di riuscire a fare  una bella bambola waldorf per Matteo. Me ne sono innamorata guardando quelle di Claudia de "la casa nella prateria", non solo perchè sono fatte benissimo e sono bellissime, ma anche per l'amore che ci mette nel realizzarle e per l'importanza che hanno nel gioco dei bambini. So bene che non sarò mai in grado di farne di veramente belle, ma so anche che non è la precisione e la perfezione che servono a mio figlio, ma l'impegno e l'amore della sua mamma, così c'ho provato ma a modo mio. Mi sono procurata della lana e usando vecchi calzini rosa mi sono messa all'opera. Devo ammettere che è tanto che l'ho fatta, ma ultimamente sembra essere uno dei giochi preferiti di Matteo, così mi sono fatta coraggio ed ho deciso di postare il mio tutorial, anche per dare coraggio a chi come me non è proprio brava con queste cose. ho usato 4 calzini uguali 2 li ho tagliati in questo modo per ricavarne braccia

Scrittori in erba

il nostro angolino comodo per leggere insieme, con un cuscino per ciascuno Matteo ha inventato la sua prima storia!! Eravamo in bagno, gli ho chiesto di farmi compagnia seduto sul suo sgabellino e mi ha detto "Mamma ti acconto una ttoria?" "certo amore!" e lui ha cominciato dicendo "ci sono due cavalli nella ccuderia..." poi si è perso, e  dalla faccia che ha fatto  se n'è accorto anche lui, ma è stato bellissimo ^_^ mi sono emozionata tanto. Ha persino assunto la posa da racconto, non so spiegarla...se siete abituate a raccontare ai bambini vi sarà capitato di sedervi in mezzo a loro invitandoli all'attenzione anche col corpo, con la postura, lo sguardo, la voce. Ecco lui ha fatto proprio così. Che emozione! 

Terrible twos: Chiamiamoli per nome

Tra le prime cose che ho imparato leggendo i blog di molte mamme è che arriva un momento che qualunque cosa tu faccia o abbia fatto, qualunque "linea educativa" tu cerchi di applicare, ogni certezza, ogni convinzione ed ogni proposito vacilleranno sotto i colpi dei "terrible twos". Scherzi a parte da più parti si legge di atteggiamenti deliranti di bimbi che fino a poco tempo prima erano tranquillamente gestibili, vivaci, allegri con qualche capriccio ma che finiva in tempi ragionevoli. In effetti il periodo a cavallo dei due anni è un momento molto particolare per i genitori, che vedono il loro cucciolo da una parte ancora piccolissimo, dall'altra acquisire sempre maggiore autonomia, e per il bambino che comincia a crescere e ad esserne in un certo senso cosciente, dunque desideroso di fare da solo e di decidere per se. Non sono un'esperta quindi non farò considerazioni psicopedagogiche perchè non ne sono all'altezza ma vi voglio dire come la vedo io