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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

To do list

Siamo  quasi al giro di boa (17 settimane ed a 38 zacc...povero ciccino lo dobbiamo sfrattare! ma non ti preoccupare mammina ti tiene tra le sue braccia e ti da il suo lattuccio) e tra nausee, spannolinamento, acciacchi vari e qualche ricaduta di terrible twos non mi sono dedicata ancora a tutte quelle cosine che volevo preparare per ciccino nel pancino (non sappiamo ancora se è un ciccino o una ciccina e se qualcuno se lo sta chiedendo - visto che c'è chi me lo chiede - non faremo un'ecografia in più per sapere il sesso, aspettiamo la morfologica e se si vedrà bene, se no sorpresa). Con Matteo tante cose le ho scoperte tardi ed altre non sono riuscita a farle in tempo, ora ho giá tutto quello che serve per la gravidanza, l'allattamento ed i primi anni di vita del nuovo arrivato ma vorrei ancora fare: - un cuscino allattamento (riciclando due vecchi cuscini) con federa (aspettando di pubblicare il post l'ho fatto e piace a tutta la famiglia...è comodissimo!) - del

Ci vuole un side-bed

In diretta dal lettone, mentre papino dorme e Matteo gli si è accucciolato accanto (che belli che sono! ^__^ ) penso a come sarà tra un pò ed ormai ne sono sempre più convinta: ci vuole un side-bed! Che fare col classico lettino con le sbarrette acquistato a caro prezzo dai nonni e che Matteo non ha mai usato più di tanto? Lo adatto allo scopo? Lo rivendo? Che di certo non lo conservo per passarlo ai miei figli, visto che non saprei dove tenerlo per i prossimi trent'anni. Lo dono ai poveri insieme a tutto il resto? Non so proprio che fare. Io vorrei un letto fatto a mano della misura del costoso materasso che giá ho e che il fratellone ha usato pochissimo, sperando che almeno il fratellino lo sfrutti. Pensavo a delle caratteristiche precise, tipo che testa e piedi devono essere ad arco perché vorrei dipingerlo e fare un arcobaleno sulla testiera. Vorrei che una volta assolto il suo compito possa diventare un lettino montessoriano da piazzare in cameretta e che un domani diventi u

Consumatori si nasce...

...critici si diventa! In questo periodo, girovagando in rete ho letto diversi post ed articoli in cui si costatava che da individui siamo diventati consumatori e che quando si fanno considerazioni sulla massa (nel senso positivo del termine) si fanno in realtà considerazioni sui consumi. Quando ci sentiamo considerati come massa ce la prendiamo sul personale, ci sentiamo trattati come pecoroni che seguono il gregge, sentiamo di perdere la nostra individualità, la nostra libertà e persino la nostra intelligenza. Quando veniamo identificati come consumatori invece ci sembra di aver fatto un salto di qualità, veniamo considerati per le scelte che facciamo a ci sembra di guidare e non di essere guidati dal gregge. Il comunicatore questo lo sa e per marcare la cosa parla al singolare e si riferisce "al consumatore" e parla di consumi in maniera vaga ed astratta, in modo che nessuno di noi se la prenda a male ma che tutti ci sentiamo coinvolti, rispecchiandoci nell'immagine

Le polpette di bieta

Mi sono accorta che è tantissimo che non pubblico una ricetta quindi provvedo subito. Questa è un'invenzione di nonna Pata (la mia mamma) che dopo la supplica di una figlia disperata ed a corto di idee perchè il bimbo rifiuta le verdure (non ci credo O_o non può essere!) ha tirato fori il classico colpo di genio della nonna che la sa lunga (e che con me per anni non è riuscita a farmi mangiare nulla a parte riso bianco, fettina, prosciutto e mozzarella; niente frutta niente verdura a stento la pasta al sugo ed ora "rischio" di diventare vegetariana). Ma ecco la ricetta: Un pò di bietolina da taglio lessata (ma al vapore è anche meglio), ben strizzata e sminuzzata con le forbici (non usate il frullatore perchè si fa una pappa ed il coltello, a meno che non sia un signor coltello, perchè lascia filamenti troppo grossi); pan grattato q.b.; sale e l'albume di un uovo. Impastare il tutto, formare delle popettine (si lo so noi appolpettiamo tutto ma a me piace e cucciol

La penna a tempera

Cucciolo adora dipingere e pasticciare con le tempere, credo che più che il gioco dei colori lui ami la consistenza ed il gesto del pennello che scorre sul foglio\tela, così ho pensato di fargli sperimentare qualcosa di nuovo legato al dipingere. Ho cercato dei contenitori piccoli e maneggevoli, che avessero un beccuccio sottile tipo penna, in modo che potesse creare delle righe sottili con la tempera, inoltre, non potendo inserire il pennello direttamente nel colore riusciva a non mischiarli tutti prima che arrivassero sul foglio, non che sia un problema ma volevo vedere come sceglieva il colore. Ho trovato dei piccoli contenitori di colla vinilica che ho svuotato (la colla ovviamente è finita nel contenitore grande) e lavato bene, poi con una siringa o preso il colore è l'ho inserito nei contenitori rimettendo poi il beccuccio. Per ora ne ho presi solo tre ma credo che bastino, lui ama comunque usare il pennello e credo che la prossima missione da affidare al super nonno invent

Un pò di foto

Visto che sono riuscita a rubare un pò di tempo a tutto e tutti per stare al pc, posto un pò di foto arretrate che si erano accumulate. Ho aggiornato anche un post con qualche foto. Cominciamo: Explora - il museo dei bambini di Roma La casa di legno dei tre porcellini Coccole bestiali :p

Sono felice!

Si, finalmente ho fatto pace col cervello e col mio corpo, completamente. Sono piccole conquiste che aiutano a vivere meglio e ad essere sereni, il che le rende grandiose. Mi spiego meglio. Non credo di averne mai parlato, ma il parto di Matteo mi ha lasciata "divisa in due", da un lato la sofferenza per aver dovuto ricorrere al cesareo dopo dodici ore di travaglio, di non aver potuto tenere vicino il mio piccolo subito dopo il parto, il non avere le forze per occuparmene a causa di una forte emorragia (con annessa trasfusione di circa un litro di sangue e riapertura del taglio il giorno seguente per "revisione", visto che l'emorragia non si fermava). A questo si aggiungeva il fatto di non riuscire a tenere cucciolo in braccio mentre ero in piedi per i quattro mesi successivi al parto e ringrazio mille volte di aver scoperto la fascia portabebè che mi ha permesso, una volta in piedi, di fare splendide passeggiate col mio bimbo. Ricordo anche la paura di non to