Questo è uno di quei post che volevo scrivere da almeno un anno ma me ne sono ricordata solo ora andando a caccia di immagini per delle schede di nomenclatura (date un'occhiata a quelle di Mammafelice ed a quelle di Mammagiochiamo?).
Tra i primi giochini regalati a Matteo gli animaletti di plastica andavano per la maggiore, ne ha di tutti i tipi, per il bagnetto, morbidi, duri, fedeli riproduzioni o simil cartoon e chi più ne ha più ne metta. Non sapendo più dove metterli ho preso un contenitore colorato dell'Ikea (tanto per cambiare...) e li ho messi tutti dentro; non amo i cestoni raccogli tutto, ne ho solo due, ma almeno sono divisi per argomento: animali e peluche. Ovviamente l'unico modo per giocarci, a meno che non abbia già in mente un animale preciso, è scaravoltarli tutti per terra ed inventarsi scenari di caccia o di amicizia (tipo "non avere paura io non ti mangio, sono un leone buono, vado al ristorante").
Poi si sa, da gioco nasce gioco e siamo passati a dividere gli animali rispondendo alle domande che man mano la curiosità ci suscita, dove vive la papera? nel laghetto, mettiamola li....e quali animali vivono nell'acqua? ed ecco qui la sua risposta
Questo è stato solo l'inizio, giocando abbiamo scoperto che la zebra mangia l'erba e quindi è un erbivoro ed il leone mangia la zebra e quindi è un carnivoro, salvo poi fare la pace - "scusa non ti mangio più siamo amici" - e scoprire che le zebre hanno gli zoccoli e i leoni no, allora....quali animali hanno gli zoccoli? e di nuovo i nostri pupazzetti ci aiutano a scoprire la natura e le sue meraviglie.
Mi piace raccontarvi come abbiamo iniziato certi percorsi perchè sono nati sempre spontaneamente, giocando insieme, osservando ed assecondando le sue curiosità, che non nascono necessariamente dopo aver proposto questo o quel materiale (di questa o quella ispirazione...), ma dalla vita quotidiana ed alle quali, successivamente il materiale può dare risposta (non entro nel merito dell'importanza dei materiali - nella quale credo molto - voglio solo sottolineare nuovamente l'importanza del porsi in ascolto del bambino ed accompagnarlo nella scoperta del mondo). Spesso, leggendo vari blog di homeschooler, quello che cerco di capire è proprio come si inizia questo cammino, così diverso dal classico rapporto docente discente ma del quale ha comunque delle sfumature.
A proposito del lasciarsi ispirare dai nostri cuccioli, avete letto questo post di EquAzioni?
Tra i primi giochini regalati a Matteo gli animaletti di plastica andavano per la maggiore, ne ha di tutti i tipi, per il bagnetto, morbidi, duri, fedeli riproduzioni o simil cartoon e chi più ne ha più ne metta. Non sapendo più dove metterli ho preso un contenitore colorato dell'Ikea (tanto per cambiare...) e li ho messi tutti dentro; non amo i cestoni raccogli tutto, ne ho solo due, ma almeno sono divisi per argomento: animali e peluche. Ovviamente l'unico modo per giocarci, a meno che non abbia già in mente un animale preciso, è scaravoltarli tutti per terra ed inventarsi scenari di caccia o di amicizia (tipo "non avere paura io non ti mangio, sono un leone buono, vado al ristorante").
Poi si sa, da gioco nasce gioco e siamo passati a dividere gli animali rispondendo alle domande che man mano la curiosità ci suscita, dove vive la papera? nel laghetto, mettiamola li....e quali animali vivono nell'acqua? ed ecco qui la sua risposta
Questo è stato solo l'inizio, giocando abbiamo scoperto che la zebra mangia l'erba e quindi è un erbivoro ed il leone mangia la zebra e quindi è un carnivoro, salvo poi fare la pace - "scusa non ti mangio più siamo amici" - e scoprire che le zebre hanno gli zoccoli e i leoni no, allora....quali animali hanno gli zoccoli? e di nuovo i nostri pupazzetti ci aiutano a scoprire la natura e le sue meraviglie.
Mi piace raccontarvi come abbiamo iniziato certi percorsi perchè sono nati sempre spontaneamente, giocando insieme, osservando ed assecondando le sue curiosità, che non nascono necessariamente dopo aver proposto questo o quel materiale (di questa o quella ispirazione...), ma dalla vita quotidiana ed alle quali, successivamente il materiale può dare risposta (non entro nel merito dell'importanza dei materiali - nella quale credo molto - voglio solo sottolineare nuovamente l'importanza del porsi in ascolto del bambino ed accompagnarlo nella scoperta del mondo). Spesso, leggendo vari blog di homeschooler, quello che cerco di capire è proprio come si inizia questo cammino, così diverso dal classico rapporto docente discente ma del quale ha comunque delle sfumature.
A proposito del lasciarsi ispirare dai nostri cuccioli, avete letto questo post di EquAzioni?
Grazie dell'ispirazione, a volte dimentichiamo che la spontaneità è la chiave per entrare nel loro mondo!! Un abbraccio!!
RispondiEliminala mia risposta è già nei tuoi tag: w l'homeschooling!
RispondiEliminae a tutti quanti pensano che solo la scuola possa dare delle "basi", questo post è la dimostrazione di quanto si possa imparare da un semplice gioco! le stesse informazioni passate in modo verticale, passivo da una maestra ai bambini, vi assicuro, raggiungerebbe molto meno lo scopo!
brava barbara!(e bravo matteo!)
francesca
Non so se commentare..
RispondiEliminarischio di risultare banale se scrivo nuovamente che ciò che fate è meraviglioso?
E' squisito pane quotidiano!
mamma mia ragazze grazie!!! Mi fate emozionare <3
RispondiEliminama veramente...un gioco così semplice, spontaneo ma così coinvolgente ed istruttivo! complimenti :)
RispondiEliminaGrazie di aver partecipato, anche se l'inserimento dei links era già chiuso ;-(
RispondiEliminaMolto bello che anche il gioco "disorganizzato" sia occasione di apprendimento, un vero e proprio caso di unschooling!
A presto con il prossimo Love of learning
grazie a te! Scusa non ho cpito bene come funziona.
EliminaMi piace assecondare la curiosità del mio cucciolo :)
Alla prossima!