L' ELEZZIONE DER PRESIDENTE
Un giorno tutti quanti l'animali sottomessi ar lavoro
Decisero d'elegge 'un Presidente che je guardasse l'interessi loro.
C'era la Società de li Majali, La Società der Toro,
Er Circolo der Basto e de la Soma,
La Lega indipendente fra li Somari residenti a Roma,
C'era la Fratellanza de li Gatti Soriani, de li Cani,
De li Cavalli senza vetturini,
La Lega fra le Vacche, Bovi e affini...
Tutti pijorno parte a l'adunanza.
s'era messo addosso la pelle d'un leone, disse:
Bestie elettore, io so' commosso:
La civirtà, la libertà, er progresso...
Ecco er vero programma che ciò io,
Ch'è l'istesso der popolo!
Per cui voterete compatti er nome mio...
Defatti venne eletto proprio lui.
Er Somaro contento, fece un rajo,
E allora solo er popolo bestione s'accorse de lo sbajo:
D'avè' pijato un ciuccio p'un leone!
Miffarolo!... Imbrojone!... Buvattaro!...
Ho pijato possesso,
Disse allora er Somaro
E nu' la pianto Nemmanco si morite d'accidente;
Peggio pe' voi che me ciavete messo!
Silenzio! e rispettate er Presidente!
(Trilussa, 1930)
Trilussa scrisse questa poesia nel 1930 ed è piuttosto chiaro il riferimento alla situazione politica di allora…ma oggi siamo così lontani da quei tempi?
Da tempo ormai la “sovranità popolare” sembra essere diventato il valore fondante del nostro paese, non passa giorno che i nostri governanti non sottolineino come l’attuale governo sia stato eletto dal popolo (mentre i precedenti erano palesemente eletti dai puffi???) e quindi ogni legge, modifica costituzionale o atto di puro arbitrio sia giustificato dal “potere che viene dal popolo”.
I nostri cari amministratori della Repubblica ruggiscono in TV le dichiarazioni preparate a tavolino, rimpallando responsabilità e meriti, piegando le parole e i fatti alla necessità del momento, ma sanno bene di ragliare al solo scopo di soddisfare la loro ambizione.
Ma un asino può vestirsi da leone solo se il popolo decide di coprirsi gli occhi e credere alle promesse vane:
“La civirtà, la libertà, er progresso...
Ecco er vero programma che ciò io,
Ch'è l'istesso der popolo!
Per cui voterete compatti er nome mio..."
Ricordiamoci, allora, che qualche punto fermo lo abbiamo: proprio la Costituzione all’art.1 ci ricorda che la sovranità appartiene si al popolo, ma questo “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Possiamo discutere le forme, possiamo spostare i limiti ma nessun cittadino può porsi al di sopra di essi. Ricordiamoci tutti, allora, che per non farci rispondere dall’asino di turno:
Peggio pe' voi che me ciavete messo!
Silenzio! e rispettate er Presidente!
Dobbiamo imparare a riconoscerlo prima, quando è ancora travestito da leone e una volta riconosciuto, chiamarlo per nome e reclamare i nostri diritti.“Cosa posso fare io per cambiare le cose? quali potrebbero essere le conseguenze del cambiamento prodotto intorno a me, nel mio piccolo?”
si domandava Barbamamma qualche giorno fa (qui)…anch’io, ovviamente, sono convinto che le vere rivoluzioni sono quelle silenziose, che partono da pochi per diventare luoghi comuni e consuetudini consolidate, ma guai a pensare che certe cose siano troppo grandi per noi o che non ci tocchino direttamente. Tra le tante cose che gli asini al potere scordano (o meglio evitano di ricordarci) è che sono chiamati a servire la Repubblica, cioè le “cose pubbliche”, i nostri interessi!.
Vedo che ti stai dando molto da fare con i post sul blog... brava, e' cosi' che si cura un blog... anche io vorrei fare lo stesso ma non sto mai al pc... annajoyce richiede ancora molte attenzioni e la sera sono sfinita, senza considerare che per adesso siamo ancora in tre ad usare un solo pc, quindi capita che quando aj dorme e ho un minuto c'e' mo al pc o la mamma... pultroppo il suo modem non e' wireless per cui non ho internet sul mio pc, ma presto pubblichero' una raffica di post!!!
RispondiEliminabaci baci alla mia barbamamma preferita e al mio barbacucciolo preferito!!!!
Mi piace scrivere, era tanto che volevo aprire un blog (almeno un anno che ci pensavo seriamente) ed ora ho molto più tempo per farlo, visto che Matteo ormai è cresciuto abbastanza. Vedrai appena Aj sarà un pò più grande avrai un pò di tempo in più. Aspettiamo i tuoi post :)
RispondiEliminaComunque questo è di Barbapapà
Baci alla famiglia giramondo!
opssssssss avevo dato per scontato che fosse il tuo considerando gli studi fatti.... non per altro!!!!
RispondiEliminafigurati...ogni post, mio o suo è espressione delle nostre idee, frutto di un cammino comune e di un confronto continuo. Lascio a lui i post politici se no io mi "scordo che so mite e so sferzate(verbali)" per parafrasare il poeta ;)
RispondiEliminaciao sorellina noto con piacere che la tua capacità nello scrivere dura nel tempo...complimenti questo racconto mi piace molto come del resto mi piace il blog
RispondiEliminaun bacione a tutti e tre...ciao e al prossimo barbaracconto
Ciao Barbamamma! Post bellissimo e bellissima la poesia di Trilussa. Era nella mia top list da pubblicare sul blog - mi hai anticipato!! - ma tempo fa avemo già pubblicato questa sulla libertà ( e i suoi presunti paladini...) e volevo aspettare un po di tempo.
RispondiEliminaComunque:
1) si! dobbiamo svegliarci tutti e aprire gli occhi.
2) tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra piccola grande rivoluzione
3) che tristezza che le poesie di Trilussa siano ancora così attuali.
4) come mai nei "vostri" blog "mammeschi", alla fine siamo sempre noi papà a infilarci post politici?!?
Complimenti al Barbapapà e anche a te! (mi piace moltissimo, ed è lo stesso per noi, la tua frase: mio o suo è espressione delle nostre idee, frutto di un cammino comune e di un confronto continuo
Ciao! Grazie, quando Barbapapà ci si mette è proprio bravo...ed ecco perchè è meglio che certi post li scrive lui :p
RispondiEliminaMa sta mattina c'ho provato anche io, spero apprezzerai :)
Grazie per esserti unita ai miei followers! Bello il tuo modo di scrivere. Buona giornata.
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