Passa ai contenuti principali

To do list...vediamo a che punto siamo

Qualche tempo fa ho pubblicato una lista di cose che volevo preparare per l'arrivo di Jacopo (che bello chiamarlo per nome "ufficialmente"), vediamo a che punto sono.

Le coppette assorbilatte sono pronte, ho usato una vecchia maglietta intima di lana che papino aveva da anni ma che non ha mai usato e della flanella di cotone. Il tutorial l'ho preso dal blog Agofollia, ma le mie non sono colorate, hanno un lato in lana e l'altro in flanella di cotone. Durante l'allattamento di Matteo ho scoperto che la lana aiuta a lenire le irritazioni e le piccole infiammazioni del capezzolo, così ho optato per il double face.
qualcuna ho provato a cucirla al rovescio ed impunturarla dall'altro lato



Non sono venute troppo male, ma avrei fatto meglio a cucire prima e tagliare la sagoma dopo, sarebbero state più precise.

Qualche giochino per il bebè è stato realizzato, il primo su ispirazione di quello realizzato dalla mitica Francesca del blog Equazioni  e l'altro inventato da me, niente di eccezionale ma a me piace molto ^__^

ho usato il dentolino in silicone che a Matteo non è mai piaciuto,
delle fettucce di cotone con coloro in contrasto,
un pezzetto di cerata rosso ed un cordino azzurro


questo lato è morbido e leggermente imbottito

questo pezzo di stoffa è tagliato con le forbici a zig-zag ed è
quello che si usa per decorare i coperchi delle marmellate,
quindi abbastanza spesso

il bruchetto può essere mangiucchiato, tirato ed infilato nella mela

Ho anche realizzato il cuscino allattamento, ma voglio rifinire alcune cose prima di postare le foto ed alcuni softies, ma li vedrete nel prossimo post.






Commenti

  1. Grazie Cocchina! Ti assicuro che non sono affatto brava, i miei lavori sono sempre imprecisi e frettolosi...e la gatta frettolosa...
    Sono contenta comunque di provarci e spero che la pratica mi aiuti ad imparare. Baci

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che ti spinge a

Come ricavare un set da bagno da un accappatoio

Non so voi ma io non ho mai sopportato gli accappatoi, ho sempre preferito il telo da bagno, magari non di spugna ma di cotone a nido d'ape, mi sembra più comodo e si asciuga più velocemente. Per questa mia antipatia verso gli accappatoi avevo chiesto a mia madre di non regalarmene per il matrimonio, tanto non li avrei usati, ma ne ho acquistati due economici del tessuto che preferivo (a nido d'ape...ma qualcuno sa se c'è un nome preciso per questo tessuto?), tanto per averne, magari per la piscina. In piscina però non ci siamo mai andati e nel frattempo abbiamo scoperto la praticità della microfibra, i nostri accappatoi quindi erano solo un ingombro inutile. Peccato per il tessuto, nuovo e di buona qualità. Non potevo mica buttarli! Ho pensato di riutilizzare il tessuto creando un set da bagno personalizzato per Matteo.    Ecco come: Per prima cosa ho separato tutte le parti da cui è composto l'accappatoio (cinta, tasche, cappuccio, maniche, lembi anteriori e pannello