Passa ai contenuti principali

Una giornata diversa…

opera di Tito Amodei
Primo vero giorno di ferie per stare insieme a Barbamamma e Catercucciolo e invece…sveglia alle 6:15 per accompagnare il fratellone a Roma.

L’idea di rivedere l’autostrada dopo così poco tempo non mi affascinava per nulla, quella di passare qualche ora con mio fratello invece sì, visto che tra una cosa e l’altra non si riesce mai a stare insieme. Dovevamo incontrare una sua conoscenza, un artista, per dei consigli su un progetto che sta realizzando con nostro cugino. Ero molto incuriosito giacché nella routine quotidiana le uniche opere d’arte che vedo sono quelle di mio figlio quando la mamma decide di fare harakiri e tira fuori i colori.

Sarà capitato a tutti di vedere mostre o istallazioni, ma quanti hanno avuto l’opportunità di vedere lo studio di un artista? Di fronte ad opere d’arte contemporanea spesso mi sono chiesto “cosa rappresenta?”, ieri, nel luogo dove molte forme hanno preso vita, mi è stato risposto: “non rappresentano, sono!”.

foto di Luigi Fieni 
Vedere le opere scartate insieme a quelle di ritorno dalle esposizioni, fare da cornice a un minuto signore che con grande umiltà si raccontava, mi ha dato emozioni che prima avevo provato solo in grandi musei. Quando poi, un artista di 50ennale esperienza guarda con ammirazione i timidi passi di due ragazzi in quel mondo e li sprona implorandoli di restare fedeli all’Arte e di non “prostituirsi al mercato” non ho potuto evitare di pensare a quanto poco tempo dedichiamo al “bello”, pittura, scultura o anche una semplice canzone perché le riteniamo frivolezze che non si addicono ha chi ha tanto da fare e un mutuo da pagare. Eppure l’arte ci distingue dagli animali molto più che tante scoperte tecnologiche.

Quando vogliamo conoscere un popolo, oltre agli usi e ai costumi, ne studiamo l’arte; più semplicemente, quando entriamo in casa di un amico, sbirciamo i libri che legge o i dischi che ascolta, per scoprire cosa gli piace e condividerne le passioni. Dedicare un po’ di tempo a “cose senza un fine” ci educa a prenderci meno sul serio, risveglia quegli aspetti del nostro essere che spesso soffochiamo con i doveri e le necessità.

In un film di qualche anno fa, “I piccoli maestri”, il protagonista diceva che prima di poter scrivere un romanzo bisognava viaggiare molto, conoscere gente, fare esperienza, bene, ieri ho fatto un’esperienza “diversa” e la barbaidea di oggi è:

dedichiamoci un po’ di tempo per risvegliare gli angoli più artistici del nostro essere, regaliamoci una mostra, un libro, una canzone, perché provare emozioni, conoscere persone, luoghi o concetti per mezzo dell’arte non può farci altro che bene in un mondo sempre più impegnato ad inquadrarci nella fredda matematica di questo o quel sondaggio.

In definitiva, ogni tanto regaliamoci e regaliamo una giornata diversa.

Barbapapà.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v...

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che t...

Buon Natale!

Buon Natale! Noi siamo dai nonni e ci alziamo supercoccolati da nonno Franco che ci prepara la colazione ogni mattina e nonna Etta che nonostante gli acciacchi non ci fa mancare un dolce fresco ogni giorno. Stiamo per scartare i regali e tuffarci nel gioco, ma dobbiamo far presto perchè ci aspettano nonna Pata e nonno Elo per il pranzo. Andremo a trovare gli zii e giocheremo all'aria aperta, sperando in un pò di neve. Sta sera spero che i bimbi crollino presto perchè domani abbiamo ancora tanto da fare ed io vorrei qualche minuto da sola con papino, magari con una tazza di cioccolata calda che ci abbraccia col suo profumo. Spero che il vostro Natale sia esattamente come lo sognavate e magari con qualche bella sorpresa! Auguri!