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Molti animali e qualche bestia


Ieri siamo andati al Bioparco di Roma ed è stata una bellissima giornata, sia io che papino volevamo fare qualcosa di speciale l'uno per l'altra e per il nostro cucciolo grande ed alla fine siamo stati tutti benissimo.
È stata una giornata importante anche perché per la prima volta siamo andati in giro lontano da casa con Matteo spannolinato e non solo, dopo mesi in cui non voleva essere portato, è stato felicissimo di rivedere il suo mei tai a macchie (ho usato la stoffa di lino ikea, quella bianca a macchie nere, sembra un dalmata) e di stare sulla schiena del suo papà. Immaginate la gioia quando ha visto il piccolo lemure sulla schiena del genitore saltellare qua e la, ha detto "guadda! Anche lui sta col suo papino!?".
Abbiamo visto tanti animali, alcuni che non conoscevo neanche io, Matteo era felice ma non mi è sembrato così affascinato, incantato e meravigliato come mi aspettavo. Era interessato ed attento, quasi stesse studiando l'ambiente, chiedeva persino qualche spiegazione. Mi è sembrato così grande!
Tra le specie osservate abbiamo notato anche un esemplare di "homo bestialibus" meglio noto come "quell'idiota che batte sul vetro delle scimmie per farle spaventare appena si avvicinano". Non è tanto il fatto di voler cercare un'interazione con le povere bestie, ma il modo. Sbattere sul vetro con tale forza, urlare cosi tanto e ridere grugnendo facendo allontanare gli animali, che tra l'altro noi volevamo vedere, non mi sembra un buon modo per insegnare ai propri figli a rispettare gli animali o le persone, ma forse non era quella l'intenzione di quella signora. Avrei voluto dirle qualcosa, chiederle gentilmente di far piano così che potessimo vedere anche noi gli animali da vicino, ma qualcosa nel suo sguardo mi ha fatto desistere, mi ha fatto paura. Non sapevo se con una persona si sarebbe comportata meglio e non volevo che Matteo assistesse a qualche scenata, così siamo andati via. Per fortuna c'era un altra vetrata da cui osservare...il maschio dominante che si dava una grattatina al sedere.
È stato bello ed ho cercato di non smorzare l'entusiasmo di Matteo parlando di quanto sia ingiusto che degli esseri liberi siano rinchiusi ed esposti al pubblico ludibrio, anche perché abbiamo incontrato tutte persone civili, rispettose ed interessate a conoscere gli animali, inoltre approvo la valenza educativa di questi posti, se vissuti con spirito critico. Arrivati agli scimpanzè non ho potuto trattenermi, erano rinchiusi in uno spazio troppo stretto ed erano così tristi (uno guardava fuori dal vetro così sconsolato!) che ho dovuto far notare a Matteo quanto fossimo fortunati noi ad andare dove di pare e girare liberi mentre loro erano stati chiusi li solo perché noi siamo più forti.
Spero che col tempo capisca che non si può far quello che si vuole solo perché si è più forti e che tutte le creature vanno trattate con rispetto; ma soprattutto che è bellissimo fare le cose insieme collaborando e non prevaricando.



Commenti

  1. A proposito dell'homo bestialibus... al parco della torbiera c'era un signore che stava attaccato al vetro della tigre per farle il "servizio fotografico" e lei passando ha fatto l'improvviso gesto di aggredirlo... io son morta dalle risate, il tipo dalla paura!!! è stato proprio come se gli dicesse:"HAI ROTTO!"

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