Passa ai contenuti principali

Come giocare a "zone" durante una pandemia

 

Come possiamo far divertire ancora i nostri bambini stanchi di restare chiusi in casa? 

Che ci possiamo inventare? 

Dove troviamo la voglia di giocare con loro? 

Non so voi ma io sono un pò stufa, ho bisogno di uscire e camminare senza vincoli o limitazioni, ma questo non è un gioco ed ognuno di noi deve fare la sua parte responsabilmente. 

Vediamo di recuperare un pò di entusiasmo e diamoci da fare a rendere le giornate in famiglia divertenti come piace a noi:

- per prima cosa vediamo quali sono le indicazioni per la nostra zona (possiamo uscire di casa? dal comune?)

- poi facciamo una ricerca per capire quali luoghi possiamo visitare (musei, parchi, giardini) ed approfittiamo per dedicare attenzione a tutti quei posti che normalmente troviamo poco interessanti e che potrebbero riservare molte sorprese. Vi consiglio di dare un'occhiata al sito Viaggiapiccoli  dove troverete suggerimenti su destinazioni adatte a tutta la famiglia, divisi per regioni, e se non lo fate ancora, seguiteli su Instagram perchè condividono sempre spunti interessanti.

- un'attività per coinvolgere tutta la famiglia e dare un senso a questi giorni potrebbe essere quella di aprire un blog di famiglia o usare la pagina Facebook dei genitori per realizzare dei piccolo reportage delle attività fatte. In questo modo sarete d'ispirazione per altri e la sensazione di essere utili farà tanto bene anche a voi. Ricordate che tutti possono contribuire. 

- realizzate un album fotografico a mano scattando foto buffe, costruendo fondali o props a tema e speditelo ai parenti lontani.

Ricordate che avete bisogno di staccare il cervello quindi non sentiamoci troppo in colpa se il tempo passato davanti ad uno schermo è aumentato ma create delle routine positive per incanalare al meglio questa "deriva".  

- stabilite dei limiti che lascino sufficiente spazio alla vostra tranquillità. A casa nostra, ad esempio è assolutamente vietato vedere qualsiasi schermo prima di mezzogiorno, vanno spenti quando si mangia e la sera massimo fino alle 21:00. Per qualcuno sembrerà comunque troppo, per altri invece troppo poco, per noi va bene e sono sicura che troverete il vostro equilibrio. 

- definite una specie di palinsesto, ad esempio dedicando uno o due giorni alla visione di film o cartoni solo in inglese oppure stabilite delle fasce orarie per i cartoni e per i documentari. 

- stabilite un giorno in cui organizzare la "serata cinema" magari abbinando una cena a base di pizza e patatine o preparando insieme i pop corn (provate ad aromatizzarli cercando le ricette più strane in rete)


Commenti

Post popolari in questo blog

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che ti spinge a

Come ricavare un set da bagno da un accappatoio

Non so voi ma io non ho mai sopportato gli accappatoi, ho sempre preferito il telo da bagno, magari non di spugna ma di cotone a nido d'ape, mi sembra più comodo e si asciuga più velocemente. Per questa mia antipatia verso gli accappatoi avevo chiesto a mia madre di non regalarmene per il matrimonio, tanto non li avrei usati, ma ne ho acquistati due economici del tessuto che preferivo (a nido d'ape...ma qualcuno sa se c'è un nome preciso per questo tessuto?), tanto per averne, magari per la piscina. In piscina però non ci siamo mai andati e nel frattempo abbiamo scoperto la praticità della microfibra, i nostri accappatoi quindi erano solo un ingombro inutile. Peccato per il tessuto, nuovo e di buona qualità. Non potevo mica buttarli! Ho pensato di riutilizzare il tessuto creando un set da bagno personalizzato per Matteo.    Ecco come: Per prima cosa ho separato tutte le parti da cui è composto l'accappatoio (cinta, tasche, cappuccio, maniche, lembi anteriori e pannello