Passa ai contenuti principali

Sono tornata!

Sembra passata un'eternità ed in effetti è passato molto tempo dall'ultimo post e dall'ultima volta che ho aperto il  blog. Sono successe davvero molte cose, tutte più o meno belle ed alcune mi hanno un pò cambiata. In questo periodo avrei voluto scrivere mille cose e condividere alcune riflessioni ma non era il momento. Cerco le parole per raccontare come sia stato necessario per me fermarmi un pò a riflettere da sola su tante cose e come non riuscivo a postare niente, ma non ci riesco perchè questi mesi mi si accavallano nella memoria e mi viene voglia di raccontare tutto insieme creando confusione.
Ho visto i miei figli crescere tantissimo ed ho assaporato ogni attimo del loro cambiamento, non smetto di gioire e meravigliarmi davanti alla magia della vita che cresce e diventa padrona di se. Che paura davanti a questa responsabilità, ma che onore essere testimoni ogni giorno della loro venuta al mondo!
Penso sempre che se non fossi la moglie di mio marito vorrei esserne la madre, perchè posso fare solo due cose, amarlo per sempre o amarlo da sempre. 
Dopo anni in cui abbiamo rinunciato alle vacanze e ci siamo caricati di lavoro abbiamo vissuto una delle vacanze più belle della nostra vita, tutti e quattro in giro per mezza Italia con la tenda e la nostra punto a metano insieme ad amici meravigliosi, che hanno reso ogni momento prezioso. I grazie non saranno mai abbastanza, speriamo solo di aver lasciato almeno un pizzico della gioia che abbiamo ricevuto. Gioia amplificata dallo stare finalmente insieme ed anche se non è stato facile riprendere la quotidianità siamo sempre più uniti e capaci di comprenderci meglio.
I progetti e le speranze sono tanti (in questo periodo penso spesso "guarda che bello, questo è l'inizio della tua vita, è qui che inizia il futuro!") e ci impegniamo a realizzarli. 
Abbiamo imparato ciò che sapevamo ma che in fondo non avevamo ancora compreso.
Abbiamo riso tanto e ci siamo riempiti gli occhi di bellezza: bellezza della natura, bellezza di un sorriso, bellezza di uno sguardo perso in un racconto, bellezza della semplicità del cuore, bellezza dell'essere accolti con cura e amore.
Non mi sono mai curata molto della mia bellezza esteriore ma comincio a pensare che la cura di se parte dall'interno ma deve esprimersi all'esterno per essere completa, altrimenti si finisce per distrarsi e avere meno cura di se anche dentro.












Commenti

  1. Questo post è meraviglioso ♥, bentornata!

    RispondiElimina
  2. bella dentro e fuori come questo post... e la foto con tutte quelle gambine.. spettacolari!!! Bentornata... anche io è da un pezzo che non scrivo sul mio blog ma prima o poi tornerò!!! Bentornata!!! è sempre un piacere leggerti!

    RispondiElimina
  3. ciao bentornata! A volte fa bene staccare un pò e poi le vacanze devono ricaricarti altrimenti come ce la facciamo per l'anno che arriva? A presto!

    RispondiElimina
  4. Grazie care! Sono felice di ritrovarvi dopo tutto questo tempo. Anche se non mi sono fatta sentire, non ho smesso di seguire voi e molte altre amiche virtuali, quindi vi ringrazio anche per la compagnia.

    RispondiElimina
  5. ciao e bentornata!
    e che belle le foto:)
    A volte un periodo lontano dalla routine non può che fare bene ;)

    RispondiElimina
  6. Io prima non ti ho mai letta, ma questo post mi fa capire che sei una mamma e una donna speciale. Spero continuerai a scrivere ora che ti ho trovata vorrei poterti leggere spesso :)

    RispondiElimina
  7. foto carinissime!
    se ti va passa da me che c'è un nuovo post, parla di un nuovo ebook sul make up!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Dove arrivo metto pizzuco*

"Pizzuco"( immagine presa dal web) Questo post si doveva chiamare "Di coerenze, incoerenze e sopravvivenze" ma secondo me così rende meglio l'idea. Il pizzuco (o cavicchio*) è un pezzo di legno appuntito che mio nonno usava per piantare i germogli nell'orto e che io gli rubavo sempre per affondarlo nella morbida terra appena dissodata. L'espressione dove arrivo metto pizzuco  indica che dopo i molti sforzi fatti per fare un certa cosa (originariamente riferito al lavoro nei campi) non bisogna disperare ma piantare il pizzuco  per tenere il segno di dove si è arrivati e ricominciare l'indomani da quel punto. Nel tempo si è persa l'accezione positiva ed è diventato qualcosa tipo "chi se ne importa, dove arrivo mi fermo" ma non è il mio caso. Quello che intendo dire è che mi prodigo ogni giorno per fare del mio meglio ed essere coerente con i miei ideali  lo stile di vita che ho scelto ma non sempre ci riesco. Per quanto mi sforzi v

Ti consiglio un libro: Le guidine. Parigi

Grazie al green pass ed al miglioramento della situazione Covid-19 per molti sarà possibile tornare a viaggiare e mai come quest'anno le vacanze rappresentano il nostro desiderio di normalità e di ricarica dopo un periodo tanto difficile. E' necessario mantenere ancora alta la soglia di attenzione per non rendere vani gli sforzi fatti ma possiamo cominciare a fare progetti a lungo termine e sognare la prossima vacanza. Per questo vi consiglio Le guidine  di edizioniEL.  Sono guide complete per crescere dei piccoli viaggiatori capaci di osservare il mondo con spirito critico, immergendosi nella storia e nella cultura dei luoghi che andranno a visitare. Non sono pensate per semplici turisti che collezionano foto di mete famose, ma sono divise in sezioni che informano ed incuriosiscono i bambini, spingendoli ad osservare ciò che li circonda, assaporando ogni momento del viaggio.  Qual è per te la differenza tra turista e viaggiatore?  Per me sta soprattutto in ciò che ti spinge a

Come ricavare un set da bagno da un accappatoio

Non so voi ma io non ho mai sopportato gli accappatoi, ho sempre preferito il telo da bagno, magari non di spugna ma di cotone a nido d'ape, mi sembra più comodo e si asciuga più velocemente. Per questa mia antipatia verso gli accappatoi avevo chiesto a mia madre di non regalarmene per il matrimonio, tanto non li avrei usati, ma ne ho acquistati due economici del tessuto che preferivo (a nido d'ape...ma qualcuno sa se c'è un nome preciso per questo tessuto?), tanto per averne, magari per la piscina. In piscina però non ci siamo mai andati e nel frattempo abbiamo scoperto la praticità della microfibra, i nostri accappatoi quindi erano solo un ingombro inutile. Peccato per il tessuto, nuovo e di buona qualità. Non potevo mica buttarli! Ho pensato di riutilizzare il tessuto creando un set da bagno personalizzato per Matteo.    Ecco come: Per prima cosa ho separato tutte le parti da cui è composto l'accappatoio (cinta, tasche, cappuccio, maniche, lembi anteriori e pannello