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Non è tanto una questione di cosleeping

Sta notte dopo una delle n poppate notturne ho guardato mio figlio sazio e soddisfatto dormire accanto a me e l'altro nel suo lettino attaccato al nostro con il viso sereno e rilassato. Ho pensato a tutte le questini che si sollevano sul sonno dei bambini (e dei genitori) e mi sono detta: ma perchè, dove dovrebbero dormire?
Non è tanto una questione di cosleeping, credo che ognuno debba adottare il metodo che ritiene più adatto alle proprie esigenze e per noi è il tutti insieme appassionatamente.
Il momento del sonno è qualcosa di intimo, privato, che viene condiviso con poche persone nella vita. Lasciamo per un momento da parte la questione sonno dei bambini e pensiamo con quante persone abbiamo dormito (ma proprio nel senso di chiudi gli occhi e sogna) e che ricordi abbiamo dell'evento. Per quanto possiamo aver girato il mondo e dormito nei posti più assurdi e nei modi più strani, le persone che ci hanno accompagnato in queste avventure sono molte meno di quelle con cui abbiamo mangiato, probabilmente. Ricordo campi scout e viaggi in treno in cui trovare un modo per riposare era di per se un'avventura e se ci ritroviamo per più di qualche momento con i vecchi amici non manchiamo di raccontare aneddoti divertenti che riguardano il sonno. La vita ci ha divisi ma in qualche modo restiamo uniti da tante cose, tra cui anche le dormite "estreme". Quando dormiamo siamo indifesi ed inermi, tanto che in alcune circostanze si fanno i turni di guardia, ci affidiamo cioè a chi è vigile per vegliare su di noi. Quando dormiamo viene fuori anche quel lato di noi che non possiamo controllare (se russi, russi, non c'è niente da fare) e che non sveliamo a chiunque; magari ne parliamo ridendo e scherzando ma non lasceremmo che qualcuno ci vedesse davvero proprio quando cominciamo il nostro concerto. Da pendolare mi è capitato spesso di addormentarmi in treno e vedere altri dormire in modi più o meno ridicoli ma tutti cercavano di non invadere la privacy dell'altro, non solo per non disturbare, ma per lasciare proprio uno spazio di intimità anche quando questo non è possibile.
Potrei aggiungere che con Matteo non avrei mai riposato senza praticare il cosleeping e che con Jacopo più volte mi sono svegliata di soprassalto perchè ha rischiato di soffocare a causa del reflusso (non mi venite a dire che lo schiaccio che dopo tutte le volte che l'ho salvato mi arrabbio), potrei elencare i vantaggi del cosleeping a livello psicologico per madre e bambino (o dell'alto contatto in generale), ma non voglio dare soluzioni per il sonno, solo condividere questa mia riflessione e vedere se qualcuno sa rispondere alla mia domanda: ma dove altro dovrebbero dormire i miei bambini se non con me? Magari ci ripenso....Noooooo...! :)
Sul sonno delle famiglie andate a vedere il blogstorming di Genitoricrescono, io partecipo con questo post.

Commenti

  1. Mi trovo d'accordo con te, anche nel lasciare che ciascuno trovi il proprio equilibrio.
    Tutti i cuccioli non dormono vicini alla loro mamma? A me pare la cosa più naturale, quindi se si vuole e si può...

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    Risposte
    1. anche per me è naturale, ma non è così per tutti, c'è chi impazzirebbe. quindi è come dici tu: se si vuole si può :)

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  2. Prima di diventare mamma avevo tante idee e preconcetti...ma poi ho capito che ognuno deve cercare un proprio equilibrio anche se spesso non è facile trovarlo...noi non pratichiamo il cosleeping d'abitudine, anzi la mia bimba vuole dormire nel suo lettino...solo quando non sta bene cerco di convincerla a stare con noi per tenerla più facilmente sotto controllo...
    E cmq dormire accucciata a lei dà emozioni impagabili!

    RispondiElimina
  3. ma è stupendo.....che sia sereno questo è l'importante... io avendone due li ho abituati entrambi nel lettino...naturalmente i primi periodi super controllati :P

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